Spettacoli conclusivi

dei laboratori di Teatro e Autobiografia


Abbiamo unito allo spazio teatrale quello della scrittura per coltivare un luogo di esplorazione e di ricerca autobiografica dove le vite, uscendo dalla solitudine del privato, si espongono all’ascolto dell’altro e dell’altra per comunicare una storia.

Zona di contatto

In scena le narrazioni del prendersi cura di sé, dei bisogni e desideri propri e altrui, degli spazi comuni; un sapere che le donne hanno coltivato nei secoli, oltre al crescente impegno in altri ruoli.

La cura, che abbiamo la possibilità di testimoniare, non è quella medicalizzata, ma quella dello sguardo, della vicinanza dei corpi e delle relazioni.

“Zona di Contatto” cita lo spettacolo di Pina Bausch, famosa coreografa ideatrice del teatro danza.

Nonostante tutto

Care amiche, parliamoci chiaro

Passi di donne

Tête-à-tête

“La lettura ad alta voce mi ha fatta sentire forte, centrata in me stessa. Tutto grazie alla forza del gruppo che non è assolutamente giudicante, ma accogliente, oserei dire confortante. Ho scoperto delle cose di me inaspettate che, come una goccia, erano lì che rodevano, che mi volevano far capire ciò che non volevo capire. Ho capito: ce la faccio a mettermi in gioco, qui e fuori. Oggi ne sono consapevole.”

Testimonianza di Claudia

Patrizia

“La prima volta fui molto incuriosita dal taglio intergenerazionale che fu dato al corso. Io allora ero una giovane donna che si confrontava con un gruppo di donne anziane che avevano vissuto durante il periodo della seconda guerra mondiale.

Ho un ricordo molto vivo di quel gruppo. Con alcune di loro è nata una profonda amicizia e alcune le frequento tuttora.

Questo tipo di laboratorio per le tematiche che affronta, per le modalità che vengono utilizzate, crea legami molto profondi fra le persone. A me aiuta a guardarmi dentro, a interrogarmi su questioni che spesso mi appassionano – altre volte meno – ma che comunque fanno parte della mia storia di vita.”

Testimonianza di Patrizia

Un rosso abbraccio al sapore di amore

Qui ti voglio

Senza zuccheri aggiunti

Fallo tu!

Immagini amiche

D'ora in poi

E noi ci proviamo!

Libere tutte!

Maree

Donne senza tara

Curanderas

Radioracconto

Torno subito (Teatro Masini Faenza)

Ravenna - stazione di Ravenna

Come sorelle

Giri di vite

“Mi è stato chiesto “perché partecipi a questo laboratorio di scrittura autobiografica?” e ho dato la prima risposta che mi veniva in mente “perché mi piace ritrovarmi con delle donne che come me hanno voglia di raccontarsi”.

Dopo, quando ero da sola e in procinto di scrivere la consegna per il laboratorio, mi sono chiesta, perché lo fai? Perché dopo una giornata di lavoro stressante, dopo aver svolto anche le tante faccende domestiche, dopo aver consolato e ascoltato mia figlia, dopo, quando finalmente le stanche ossa potrebbero stendersi sul divano per il meritato riposo e crogiolarsi nelle stupidaggini della tv, ti metti a scrivere? Perché lo fai? Perché srotoli il tuo passato?

I ricordi sono come panni smessi, li teniamo lì nel solaio della nostra mente, basta che qualcuno ne tiri fuori uno, che ci ricordiamo di possederne anche noi, allora li riprendiamo e, come per incanto, ritornano colori e sensazioni che credevamo perse. Il ricordo diventa la scia di una nostra emozione, la risultante di un vissuto che comunque ha contribuito a renderci quelle che siamo, è la nostra storia quotidiana fatta di persone e di piccoli avvenimenti a cui spesso non diamo importanza per la fretta di vivere e di rincorrere una felicità chimerica.”

Testimonianza di Flora

Oggi riposo (Teatro Rasi)

Rossori

Un certo non so ché (Teatro parr. Ponte Nuovo)

“Teatro e scrittura intesi anche come spazi di incontro e condivisione fra donne e uomini, come luoghi di scoperta e approfondimento delle proprie capacità espressive e creative.

Questa forma di teatro e di pratica  autobiografica ha spesso consentito alle donne che hanno partecipato ai laboratori  di dare voce a una storia non sempre conosciuta e di raccontare la propria differenza.

Anita e Carla