L’associazione Asja Lacis
Costruttrici di memoria condivisa
Chi siamo
L’Associazione Asja Lacis prende il nome dalla pioniera dell’animazione teatrale che nel primo Novecento utilizzava il teatro come strumento di partecipazione. Sin dalla sua fondazione, l’Associazione ha promosso e realizzato progetti rivolti all’infanzia, all’adolescenza e a tutte le fasce di età, con attività interdisciplinari e intergenerazionali.
Asja Lacis APS opera in vari ambiti espressivi ed educativi, come teatro, letture ad alta voce e performance, per favorire una cultura della tolleranza e dell’inclusione.
La rilevanza di tutto ciò è il risultato di un coinvolgimento delle persone appartenenti alla realtà locale, rese protagoniste nella costruzione della storia e della cultura del territorio.
Tra gli scopi dell’Associazione vi è infatti, quello di favorire la relazione tra generazioni per scoprire e valorizzare il patrimonio sociale e culturale insito nella biografia delle persone.
Dal 1998 l’associazione sta conducendo il progetto “Teatro e autobiografia”, volto a valorizzare l’interesse per forme artistiche che elaborano la memoria attraverso la biografia delle persone, in quanto arricchimento del patrimonio sociale e culturale del territorio.
L’Associazione mira inoltre a diffondere una cultura di genere con laboratori, spettacoli e documentari che attraverso le storie di vita creano consapevolezza del contributo delle donne nella nostra società.
Asja Lacis APS fa parte della Rete di Associazioni Almagià e Zamenhoff.
Chi era Asja Lacis
L’associazione prende il nome dall’educatrice lettone Asja Lacis, che nel primo Novecento utilizzava il teatro per intervenire in situazioni di disagio, quali quelle degli orfani di guerra e dei giovani teppisti, che in Russia rappresentavano un grave problema sociale. Nonostante il suo nome non venga annoverato tra i grandi (Brecht, Piscator, Benjamin) della cultura teatrale dell’epoca, Asja Lacis fu una loro collaboratrice e anche ispiratrice. La testimonianza della sua esperienza ci giunge da un documento che sistematizza le sue idee: si tratta del “Programma di un teatro proletario di bambini” scritto da Benjamin con l’intento di motivare teoricamente il lavoro della Lacis. Abbiamo voluto ricordarla facendoci accompagnare dal suo nome, cercando di far rivivere la sua esperienza rimasta unica per molti anni fino ai nostri giorni.
Per sapere qualcosa di più sulla vita di Asja Lacis, puoi ascoltare un podcast di RadioTre di Francesco Fiorentino
Carla Scala
Ho vissuto a Bologna negli anni ’80 dove il movimento teatrale era ricco e molto variegato. Erano gli anni della deriva delle lotte e conquiste degli anni ’60 e ’70. Studiavo Al Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo. Per chi frequentava l’indirizzo teatrale c’erano tante occasioni: spettacoli, convegni, laboratori e festival del teatro di ricerca, del teatro antropologico di Barba, di Pontedera dove lavorava Grotowsky, del Living theatre di Julian Beck. Queste frequentazioni nel teatro per me ed altri erano in stretta connessione con una visione politica, sociale e culturale critica. Il sognare ad occhi aperti e l’illusione andavano di pari passo con il disincanto sempre più cocente che l’arte la cultura potesse essere un motore di cambiamento come lo fu negli anni ’60.
Nel 1990 iniziai a frequentare la Societas Raffaello Sanzio di Cesena. Io ed Anita ci siamo conosciute negli studi ed abbiamo frequentato per 5 anni la Scuola di Claudia Castellucci e partecipato attivamente ad alcuni spettacoli della compagnia. Da allora abbiamo iniziato la nostra collaborazione e fondato nel 1995 Asja Lacis APS. Ci siamo subito sperimentate ad usare le tecniche e i saperi teatrali in contesti sociali.
Assieme alle competenze teatrali abbiamo unito quelle sulle pratiche autobiografiche e biografiche acquisite alla LUA fondata da Duccio Demetrio. Per le tecniche di animazione del teatro di figura con l’infanzia importante è stato incontrare il grande maestro e innovatore Otello Sarzi e aver collaborato con “Arrivano dal Mare” di Cervia diretto da Stefano Giunchi.
Nel territorio vasto della Romagna abbiamo potuto consolidare il nostro operato. Abbiamo costruito reti di incontri con spettacoli, un convegno sul teatro e l’autobiografia, laboratori, documentari, podcast, coinvolgendo donne, persone di generazioni e culture diverse e con bambini e adolescenti nelle divisioni pediatriche.
Anita Guardigli
Nata a Ravenna, si laurea al DAMS di Bologna con una tesi su Teatro e Pediatria, ricerca sull’animazione teatrale con bambini ospedalizzati. Segue diversi seminari teatrali condotti da Le Albe, Teatro dell’Oppresso, Cesar Brie, Odin Teater.
Frequenta la Scuola Teatrica della Discesa condotta da Claudia Castellucci della compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio. Con questa lavora come attrice nel 1992/93 nello spettacolo Masoch che viene rappresentato in Festival internazionali.
Nel 1995 è, con Carla Scala, fondatrice dell’Associazione Asja Lacis per promuovere e diffondere il teatro e altri linguaggi espressivi, in ambito educativo e formativo.
Approfondisce la conoscenza delle tecniche del teatro di figura e della narrazione utilizzate principalmente con l’infanzia.
Promuove progetti formativi nelle scuole e segue il progetto di animazione nei reparti pediatrici. Svolge attività di narrazione e letture animate nelle biblioteche per ragazzi e nelle scuole.
Approfondisce la conoscenza della scrittura e della narrazione autobiografiche frequentando la scuola triennale della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (riconosciuta dal MIUR) dove ottiene gli attestati di Esperta in metodologie autobiografiche e di Consulente autobiografica e altre due specializzazioni sulle memorie del territorio.
Continua la sua ricerca sulla narrazione e sulla scrittura autobiografica come strumenti formativi, ideando e realizzando progetti rivolti alle nuove generazioni.
Conduce laboratori di Teatro e Autobiografia al femminile in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche e Cultura di Genere del Comune di Ravenna ed è co-regista degli spettacoli teatrali realizzati con gruppi di donne di ogni età.
Licia Fiorentini
Licia Fiorentini è una giornalista ravennate. Mentre si occupava per lavoro di divulgazione tecnica, ha continuato a coltivare la sua passione per la scrittura narrativa seguendo e tenendo corsi e occupandosi di editoria. Fedele alla propria città natale, che ispirò Tolkien e il sommo Dante, è la letteratura fantastica il genere che più l’appassiona. Dopo il romanzo fantasy Gli Enigmi dell’Aquila con Le Cinque Stagioni, scritto a otto mani sotto lo pseudonimo collettivo di Isabel Sheehan, suoi racconti sono comparsi in svariate antologie e romanzi corali (tra cui Il cielo sopra Ravenna, Fernandel).
Di recente ha pubblicato i romanzi La lince della Luna Nuova ed Eclissi di Fuoco (Delos Digital) con lo pseundonimo Penny Dove e vinto a Marsala il concorso Narrazioni Etiche, con il racconto Punto di vista. Ama i libri, i fumetti, il cinema e il teatro, (è una delle veterane dei laboratori di Asja Lacis e della Chiamata Pubblica del Cantiere Dante del Teatro delle Albe), beve tè in quantità industriali, colleziona gufi, adora i gatti… e gli orsi.
La nostra filosofia
Dare voce alle donne
Le nostre attività creano una cultura che dà voce alle donne di tutte le età e provenienza sociale e abbatte gli stereotipi di genere.
La persona al centro
Nell’ambito dei nostri progetti e dei nostri laboratori la persona è sempre al centro: esploriamo le relazioni umane utilizzando più attività espressive come teatro, scrittura autobiografica e narrazione.
Una società inclusiva
I nostri progetti sono ispirati all’abbattimento dei pregiudizi e alla crescita di una coscienza civica, per una socieà più partecipata, tollerante e coesa.
In evidenza
Qualche numero che dimostra la continuità della nostra proposta ed il nostro radicamento nel territorio.
Spettacoli di Teatro e Autobiografia
le persone coinvolte in tutti questi anni nei nostri progetti (è una stima)
Anni di attività
Pubblicazioni
Abbiamo collaborato con
Le nostre proposte
Laboratori di teatro
I laboratori di “Teatro e Autobiografia” vantano ben 22 edizioni (al 2021). Le donne (e anche gli uomini) si raccontano e creano uno spettacolo.
Animazione in pediatria
Siamo presenti fin dal 1993, tramite A.GE.BO., con la nostra animazione nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.
Documentari
Produciamo documentari per valorizzare i talenti delle donne nonché il loro contributo, non ancora pienamente riconosciuto, alla società.
Podcast
Esploriamo anche questa forma espressiva per coinvolgere le persone nei nostri progetti. Restate in ascolto e… Nice to Meet You!
In cerca di storie
Ragazze e ragazzi delle scuole medie intervistano persone adulte, raccogliendone le storie di vita col loro sguardo ancora “incontaminato”
Letture ad alta voce
Vogliamo avvicinare i bambini e le bambine alla lettura attraverso narrazioni e letture animate: stimoliamo la passione per l’”oggetto libro”.
Giornata della Memoria
Letture ad alta voce dal Diario di Anna Frank; il nostro documentario sul campo di internamento di Terezin che imprigionava tanti bambini e adolescenti: le nostre proposte alle scuole per non dimenticare.